Andrea Cesalpino
 

Tutti sanno, ad Arezzo, che la strada che partendo da piazza San Francesco sale al Duomo ed al Palazzo del Comune si chiama "via Cesalpino": ma quanti concittadini sarebbero in grado di spiegare l'importanza di questo grande aretino nel progresso della Scienza .

Andrea Cesalpino - nato ad Arezzo nel 1519 e morto a Pisa nel 1603 - studiò e si laureò all'Università di Pisa nel 1551 : poiché le lauree di quei tempi erano "polivalenti", dopo quattro anni dalla laurea venne nominato direttore dell'Orto Botanico di Pisa e Lettore di materia medica e nel 1569 ebbe la Cattedra di Medicina. Data la sua chiara fama, nel 1592 Papa Clemente VII io volle a Roma come suo medico personale e Professore di medicina all'Università La Sapienza.

Le sue ricerche spaziano dalla botanica - nella quale introdusse un nuovo sistema di classificazione delle piante, precorrendo il grande Linneo - alla anatornia e fisiologia del corpo umano.

In tale campo, dissociandosi dalla imperante "medicina galenica, egli scoprì che le arterie e le vene hanno origine e termine nel cuore (e non nel fegato, come allora si riteneva !): fu il primo a parlare di " ... una corrente costante di sangue dalle vene verso il cuore e dal cuore verso le arterie .... ", introducendo così un concetto rivoluzionario ed innovatore nella fisiologia umana, quello della corrente centrifuga del sangue rispetto al cuore. Ma i suoi meriti non si fermano qui: egli dimostrò anche l'esistenza di una "circolazione polmonare" distinta dal grande circolo corporeo. Afferma infatti che " ... il sangue viene spinto dal cuore nei polmoni e qui, a contatto con l'aria portatavi dai bronchi, esso viene temperato nel calore e nella velocità .... ".

Questa eccezionale intuizione venne pubblicata in un suo libro del 1571, e ciò dovrebbe bastare - a mio avviso - a porre fine alla artificiosa diatriba che contrappone al nostro concittadino l'inglese William Harvey come "scopritore della circolazione sanguigna": tale priorità anglosassone appare destituita di ogni fondamento solo se si pensi che Harvey nacque nel 1578, e quindi sette anni dopo che il Cesalpino aveva pubblicato le sue geniali osservazioni.

del Prof. Massimiliano Badiali