Mino da Poppi

Per lungo tempo, il luogo di nascita di Uno Mini, detto da Poppi, anche e soprattutto da Fiesole, per gli storici fu un enigma Soltanto nell'800 essi ridiedero al vero luogo della sua nascita D pieno possesso di questo genio.

Quindi: Mino di Giovanni Mini nacque il 19 luglio dei 1429 nella casa paterna in quel di Colle, frazione di Papiano sita a un paio di chilometri da Stia.

Sin da ragazzo si fece subito notare per la precocità nell'eseguire disegni e sculture su pietra. Da giovane girò varie botteghe fiorentine per approdare infine da Desiderio di Settignano, in quel di Fiesole, ed ecco perchè venne chiamato durante secoli: Mino da Fiesole.

Mino chiarniamolo da Poppi godette, tra gli storici e i critici del XV secolo, di grande popolarità per il suo stile e, le sue Madonne in special modo, rappresentano il modello ideale della scultura fiorentina.

GY. Joung dice di lui che fu superiore al suo maestro Desiderio e al Rossellino, e che assieme ad Agostino di Duccio, rappresentano, nella metà dei XV secolo, la raffinatezza suprema dell'arte scultorea.

Si resta soggiogati dallo "charme" delle sue Madonne, piene di delicatezze e di sogno. Il suo stile è semplice ed essenziale. il viso, il sorriso. di alcuni busti sono ineguagliabili, incantevoli.

Da parte sua, Diego Angeli sostiene: in un'epoca dove le famose scuole scultoree non soltanto fiorentine erano maestre nel mondo dell'Arte, Mino Mini è riuscito a conservare il proprio stile, non subendo o poco l'influenza dei suoi maestri, e nella sua maturità ha saputo aggiungervi una grazia un pò leziosa che sarà una delle caratteristiche più significative dei suo talento.

Sono innumerevoli le opere che ci ha lasciato e dire che sia più bella una o un'altra è difficile, ma sono anche tante quelle andate perse.

Ecco l'elenco di alcune sue opere:

Tra i Busti: Rinaldo della Luna - Piero de' Medici –

L'enigmatico busto di donna - la Vergine del Bargello - e tanti altri belli e conosciuti.

Tra i tabernacoli: quello di Santa Croce a Firenze - il Ciborium del Battistero di Volterra il Pulpito nella Cattedrale di Prato.

Non si possono non ricordare i suoi Monumenti Sepolcrali, come la Tomba e il Monumento per il Vescovo Salutati, nel Duomo di Fiesole, sua opera tra le migliori per fine intaglio, H Giudizio Universale sulla tomba di Papa Paolo Il in Vaticano, la Tomba di Bernardo Giugni nella Chiesa della Badia a Firenze, e anche il monumento funebre al Giovane Francesco Tornabuoni.

A Papiano, suo luogo nativo, si possono ancora ammirare: il bassorilievo in pietra sul frontone della casa paterna,

Il tabernacolo in pietra nella Chiesa di S. Cristino, - mentre a Gaviseri vi è un altro tabernacolo nella Chiesa di San Andrea Corsini.

In tutte le sue opere l'espressione di una modemità epocale e di vita reale, rende preziosa l'opera dei Maestro da Poppi, anzi diciamo meglio, da Papiano.