HABERE ARTEM
di Massimiliano Badiali
Edizioni I Miei Colori
Jai lu avec beaucoup dintérêt votre poésie dans laquelle jai retrouvé des thèmes methaphoriques qui me sont familiers: le processus inconscients de mon écriture labyrinthique à explorere les clairs-obscurs de la mémoire. Vous avez bataillé contre les tropisme de lexercise de pure virtuosité. Dans votre livre il y a le drame de lhomme double, créature déchue et objet dun perpétuel conflit entre le ciel et lenfer. Le rythme de la phrase elle-même est fluide, émotionnel , intime et musical. (Jean Rouaud, lettera del 16 Aprile 1999).
Foto del 6 Settembre 1999.
Il messaggio che viene raccolto parla dinquietudine, di un animo minato nelle fondamenta dalla sensibilità, che in vece di uno sbocco automatizzato della narrazione, predilige la verità, stagliandosi sullo sfondo livido di un paesaggio quasi onirico, dove rimane a mezzaria, attendendo grazia o condanna, errando fino a che odio ed ingiustizia troveranno pace e ristoro nel calore di un corpo idealizzato. Mentre il secolo volge al termine, la fatica di continuare ad essere si protende fino a farsi respiro, straniando la latitudine in cui si perde, ebbro di esaltazione, il ritmo dellesistenza
(Colloquio con Mario Luzi Premiazione CAPIT Viareggio 2000 impressioni registrate sulla poesia Novecento).
Al grandissimo poeta amico e fratello Peter Russel.
POESIA INEDITA DI PETER RUSSEL
GLEE
For John Carey
When I hear the blackbird
Outside in the hedge-bank
Im pleased with the world for once
I light my cigarette
And the acrid smoke whirls rank
Acerbic like ripe sloes
In November left on the tree
And the rich call (whatever it be)
Stays in my minds hearing
Another months, a season, years
In a world that has become ugly
Music, gratis, a glee
Peter Russel,
Pratomagno,
il 20 giugno 2000
Quando sento il merlo/ Fuori nella panca della siepe/ Sono lieto una volta tanto del mondo / Accendo la mia sigaretta/ E il fumo acre si propaga rancido/Acerbo come prugnoli maturi/Rimasti a novembre sullalbero/ E il fragrante richiamo (qualsiasi sia)/ Sta nelludire della mia mente/ Per un mese ancora, per una stagione,.- anni/ In un mondo che è divenuto brutto -/ La musica, gratuita, allegria (Traduzione di Massimiliano Badiali).
HABERE ARTEM
Lasciami ai suoni di sempre
A questa penna
Che più del pensiero veloce
Mi sfugge
E calca su fogli leggeri
Labili disegni e incompresi pensieri.
Lascio ad altri tavolozze,
pennelli e sfolgorii
d'effetti
e biacca.
Ho per me
tele sfibrate,
matite consunte
e gessi lisi.
Solo la sillaba
Bramo lieve
nel cono polveroso di luce
Che illumina la mano e il cuore.
ARS POETICA
Non cè più fremito
In questi versi
Né qualche ipotesi dincantamento.
Lascio scorrere
Note sul pentagramma del fato
Su soffi soluti di certezza
Ove sincrespa
aspro come una spirale
il punto
a conchiudere la frase.
Non resta che il fioco e il tremulo
lume della parola
dentro la sinagoga
del pensiero,
tra le unghie dei versi.
L A C H I M E R A
Cupo di languore
Mutilato
Nellimpero di decadenza
Del virile cuore
Figlio son tuo ,
Chimera ,
Malato
Di uneco divina .
Non ho del lucumone timbro
Forse che il rantolo
Non odo
Dancestrale nostalgia
Sgomento
Che ruggire dentro
Un eroico ed indomito guerriero ..
Il petto , Chimera ,
Immergo
Nel rito della terra ,
Seme del tuo coraggio
Dallimpero di natura
Dona , o madre ,
Al tosco figlio novello ,
Un barbaro spirito austero
Che detrusco canto sia degno .
LU L I V O
Né più piante
Ho nel mio deserto
Giardino .
Era
Labete il mare
Il pino il sole
Larancio il cielo .
Tu in vita sei ,
Solingo ed austero ,
o Ulivo ,
Profumato di quiete ,
Eco di solitudini
Fra sinfonie di seta .
Limoni in fiore ?
Quanti porti , fratello !
Lembi di cielo
Defunti
Ed arsi allori
Nel sorriso delle acque .
In questi campi della nostra terra
Mi hai svelato
Davorio le porte
A segreti di mistici richiami
In ombra ed in silenzio .
Tu di me
Fratello sei , o Ulivo ,
Frammento di dignità
Fra soffi di ginestra .
SPLEEN
Bello e dannato lanimo ,
Germoglio fluttuante
Di vaghezza arcana.
Bello e dannato il sogno ,
Fortezza del ricordo ,
Fuoco dellevocativa
Ed allusiva
Lente deformante .
Bello e dannato
Dali fragili
E crocifisso
Lio
Fugace chimera
Di perpetuo
Errante
Nel porto del silenzio .
SECONDA VISTA
Sentire e percepire
Essenze romite..
Vedere sguardi
Profondi e sottintesi
Il silenzio e la complicità
Si dissolvono
Limpidi
Nellintuire
E cullarsi e dondolarsi
Nel capire,
Ma nel vivere
Tornare ad adagiarsi
Per mentire.
GIGLI
Lame di velluto
Sul ventre
E petali di calla nuziale
Spossati
Il lenzuolo
E ancora aperto e sgualcito..
E ricordi di gigli
Appassiti
Dopo lunghe fatiche notturne
Di stami di sogno
Il sapore.
FIORE
E sapre
Il mio cuore
Come un fiore
Sotto il cielo.
I sepali di lussuria
E i petali di sangue.
ANDAVAMO
Insieme andavamo
Per i sentieri
Dellinfinito etere
A cogliere
Qualche grappolo
Dambrosia
O qualche calice
Di speranza
Tra le grotte più buie
A ritrovare la luce
E con la mano nella mano
Sulle ali
Del nostro amore
Su per i Campi Elisi
E fiori e luci
E dolci profumi
Dassoluto
E i nostri corpi vergini
Ancora
Insieme andavamo.
CENERE E CIANURO
Olmi senza voce,
Erba senza fiori,
Oasi di cristallo
Ed infrangibili ricordi
Di veleno
Intrisi dangoscia.
Morire fra le nuvole violette
La nostra eternità
È il sole disperso
Nel mare..
E la cenere del ricordo
Ebbra e folle.
Volano le nuvole celesti
E le pietre risuonano..
Ulula lo spirito
Che corre sulla ruggine
Cerchiata di piombo..
Di rame è il cielo
Senza luce alcuna.
La luna bianca
Risplende nei boschi
Come sabbia.
Ma il salice nero
Piange nel vento
Silenzio
E la morte dellingenuo mio illudermi
E il cianuro delle mie sensazioni!
Dormite voi tutte
Allinfinito
E il vuoto di un vortice
Senza te..
Silenzio.
IL TORMENTO
Sè spento
Anche lultimo fiammifero
Nella scatola
Delle illusioni
Col nostro passato
Svuotato
Come una piccola clessidra.
IFIGENIA
Non si rifiuta
Di dimenticare..
Non ricordare?
Rovine tutte nuove
Dopo la guerra..
Legna e carboni..
Tizzoni di ricordo..
Oasi lontane
Ed arsi pensieri
Non sono tuo,
Mia bionda Ifigenia
Non ricordare?
Non possiamo prendere
La mira!
Il fucile è otturato
Il grilletto arrugginito
Le cartucce bagnate..
Nulla da fare
Non sono tuo
Ifigenia.
BAMBOLA DI CERA
La furia del vento
Focalizza
Il mio impossibile
Disfarsi a terra,
Valentina,
Senza un lamento.
Oscuro amore?
Misterioso silenzio,
Bambola di cera
Arcano principio.
LA NOTTE
Si spengono
Le morenti braci
Dellinquieto cuore
Nel mio cantuccio buio.
Ore di noia
Odori malinconici
Di ceneri profumate.
La luce brilla di lacrime.
Gli ultimi tuoi baci
Non passeranno.
ARANCIA VERDE
Voluttuose dita
Intrepide
Premature membra,
Nel vento sradicati
Crisantemi
E sogni..
Arancia verde.
VOLUTTA
Voluttà di riflessi irreali
Nel letto
Solitudini mistiche
Fra il caldo soffio
Del vizio
E moribonde viole
Nella calma dei fiori fatati.
MELANCHOLIA
Ti ho fatto fuggire
Per rimpiangerti
Per avere di te
In me ricordi.
Ho amato il desiderio
Di perderti
Per ricordarmi
Di te
Nei miei rimpianti.
A M A N T I
Chiara è la tua pelle
Alla carezza della luna .
Sotto le mie nude
Calde carni
Le tue mani .
Nelle tue
Profondità setose
Tepore di dita
Tra il vento
Umidi di rugiada
Son gli spasimi .
Ignari frutti
Di margherita
Spossati
Noi ..
Amanti eccitati
Come foglie spoglie .
FUEGO DE ALMA
Quando i respiri sfiorano
La pelle
E tuttintorno tace,
Di brace è il tuo respiro
Odi la mia bocca avvinta
E singhiozzi a rapirmi
In ebbrezza
La tacita promessa
Sussurro di te rapace
E le mie dita serrate
Saprono
Nella tua intima carne
Ora che la notte splende
Come un miraggio .
E tutto giace.
ATTESA
E un'altra notte è scesa
tra le mie lenzuola
col suo affanno flebile
tra mali di seta.
Ti ho atteso,
anche quando le forze
erano fili dacciaio ai polsi
tra i rami lesi
dei miei soliti autunni
e le ore
cellule in cerca di carezze proibite
colme delettricità
tra giochi di farfalle.
E R O S
La mia anima
Su una rotaia di sole
Si scioglie in parole di seta
E sospiri di sogno .
In alchemiche divinità .ti ho cercato
Dietro treni di nebbia
Come naiade disegna onde dacqua
In silenziosi acquarelli immortali
Addormentato in un letto
Di foglie bianche,
Scopro
Angoli timidi
Invecchiati dassenza
In riva dellanima.
ADRIATICA
Del bosco a frusciare
E del calore delleco di gocce
A cadere
Sbocciati siamo
Sorrisi ai sensi
farò di te
un mosaico di baci.
BELLI E DANNATI
Abbiamo il vizio colto tra il vento,
prigionieri di un istinto sessuale,
nelleccitamento veloce nel tempo,
ci siamo traditi,
sulla spiaggia che il mare risale.
Altri raggi bruciano al sole,
carni bianche scoperte al mattino,
è di desiderio il bisogno uguale
pure se il rimorso tutto mina.
Perduti angeli e paradisi,
i sogni nostri ormai cenere sono,
colorati di stanchezza i sorrisi.
Migreremo da rondini libere,
senza altri corpi o visi,
comete cadenti, lacere di vivere.
C U O R E
Amaro è il fragore
Di schegge
Roventi ed appuntite
Di quel ghiaccio
Sei ferito , cuore
Strozzato dillusioni
Nel tuo abisso .
Oggi non sei
Che un vicolo di pietra
Fra le pieghe dellanima .
DI MARMO
Stridenti urla
Dentro
Sannullano
In marmoreo silenzio..
Ansie inespresse
Ed agonie nauseanti
Mute
Col silenzioso cuore
Fioriscono di ghiaccio.
IMMAGINI
La solita nebbia
Comprime
Le meningi
Tremori
Sfumate visioni
Sinsinuano
Repellenti.
Tutto è una fantasmagorica giostra
Dallucinazione
Il pensiero evapora..
E uno sballottare
Dimmagini
Mopprime
I sensi sbigottiti.
PER COLPA O PER DESTINO
Per colpa o per destino
non so sulle trine del tempo
trovare anelli di sabbia
tra spicchi di mare
o gialle illusorie corolle.
Disperso granello di mistero
in scampoli di luce,
tengo gusci di sole
nel greto dallegrie acerbe.
Per colpa o per destino
Di un male ignoto
come un guscio di polvere
in frantumi aspri,
tagliente mannullo
ricurvo di vetro.
NOTTI SELVAGGE
E narcotizzo i sogni
nel letto dei frustrati
dentro superfici di giorni
amari e senza tempo,
ove ancora lodore
conserva richiami infernali
di tentazioni di plastica
e lampi di paradisi artificiali.
Né più amo più i bagni di follia
Balsamo delle passate
Mie notti selvagge
In ebbrezza sensuali,
pagine di un vecchio
capitolo esistenziale.
O epifania di maturità
Favorevole agli addii
In diafana ascesa!
Annegherò nel vino
Tutta la gioventù,
Che il tempo si porta via,
sepolto in polvere darchivio.
XENIA
Vene spente
Dietro buchi
Sangue fluttuante,
Priva di vita,
Ossa senza corpo,
Anima dove sei?
BUIO
Truculenta gioia
E sussulti vibranti
Singulti
Dansia
Candido buio.
CHIMERE RASATE
La nube è squarciata:
E chimere rasate
I miei sogni
Teatri di ricordi e di speranze
Alveari dincanti
Come larve
Divorano e vomitano
Bolle di sapone
Al vento.
MIRAGGI
S'infrangono le ombre serali
Muto riverbero
Di sogni morenti
In vuoti di sostanza,
Dove distanti risuonano
Echi sommersi
Di spente armonie.
Il tempo sovente lascia
cercare vane logicità
in nozioni di misura:
il paradiso è un miraggio
tra il portico dei rimorsi
dazzurro sfilacciati,
P I R A M I D E D I D I G N I T A
Non è la carezza della rinuncia !
Forse nel pulviscolo
Di luna del cuore
Non ho cercato
Angoli di luce ?
Forse nel seme
Di fuoco dellanima
Non ho incontrato
Sagome senza calore ?
Nelloscuro reticolo del tempo
È vertigine ed enigma !
Ho giocato col sole
Tra rami spogli
E tralci mutilati !
.Prigioniero delle acque
Ho sentito
Stille di pianto
Tra filari di croci
Nella corazza dei miei
Fievoli e flemmatici pensieri .
Non è il cristallo di quiete
Che non infiamma il timone
Delle braci del cuore .
E il ristagno del veleno
Che pietrifica le sciarpe
Di schiuma dei sogni .
E la forza delle mie viscere .
Lava di sangue,
Bianca radice di fuoco .
Piramide di dignità .
GESSO
Nelle scatole vuote
Dei rimpianti
Si smagliano le ore
In lacci di rimorsi
come veli di favola
in sospese filigrane.
Si consumano gli istanti
in contrappunto di livore
sospesi in ghiaie di giudizi:
in tonalità conchiuse
le universali
agli occhi screpolati
in inutilità di gesso.
ESAUSTAMENTE
Pensare
Ed un lungo silenzio:
Nausea,
Ma di forza dotato
Le del mondo passioni
Spartano allontano..
E mi ergo
Indifferente
E continuo
Il cammino,
Solitario,
Mendace,
Burattino
E candido fuori
Fiori
Di rimorso
Dentro
Mappropinquo
Al velo
Del vero
Scoperto
E ora privo
Delle illusioni
Percorro
Brancolando
Alla ricerca
Di un varco
Esaustamente io.
X SETTEMBRE
Cadavere in penombra,
Lontano sole,
Nonna,
Giochi dombre.
Mani invisibili
Fra porte davorio.
Brilla la luce mobile delle candele.
FRAMMENTO DI MARE
Lacero e ramingo
Randagio come il vento..
Assoluto come unidea..
Insoluto enigma
Incapace di genesi
Frammento di mare.
N A U F R A G O
Nato da un nume infelice ,
Solo ho passeggiato
Fra fremiti di stelle
Attraverso sentieri
Di cipressi e di frutti spinosi .
Fra trame dincubi
Smarrito ,
Arso dal sole
Fra brandelli di sogno
Ho camminato
Ed embrioni di dolore .
Tanti passi ho percorso
Mendico
Fra gallerie di ricordi ,
Anelando allinfinito .
Silente lincedere dei passi
Fra odissee e tempeste
Scivolo
Per il buio
Tetro
Come un naufrago
Ubriaco dombra .
GRANELLO DI SABBIA
Minghiotte
Nellombra
Come una pietra
Sul cielo.
E sento
Limmortale tormento
Limmobilità delle statue
Sotto la maschera rossa
Gloria e vergogna.
Ho bussato
Di nuovo
Alla porta
Con la testa insanguinata
Contro il cielo cavo
Veggente della tenebra bianca
E cieco
Fra derisione
E delirio
Disperso dal riso disperato
Nel vuoto per sempre essere sabbia.
ASSENZIO E MISTERO
Chi è quelluomo
Che sulla pietra
Ha
Con le ginocchia piagate
Percorso
Meandri tenebrosi?
Corroso dignoto
Deambula
Damorfo spettro
Come unopaca lucerna
Al setaccio del tempo!
.Ombra fra ombre
Sonio
La nenia di unanima!
...Quelluomo
Che respira lassenzio
di frammenti aguzzi di mistero.
MITRIDATE
"Accetta
-Dissio a Mitridate-
Ricerca lassoluto
La monade".
"Non sai dissegli-
Non esiste lassoluto
Ricorda!".
"Lo so- dissio-
Ma cercare di sfidare
Lumana finitezza sensoriale,
Si deve, dobbiamo
Ascolta:
Ciò che voglio,
Posso e devo essere
Sono".
Ma rispose Mitridate:
"Non puoi la forma
Sociale sfidare".
Dissio: "io ciò che per gli altri sono
Non sono
Capisci..
Nientaltro che tutto
Tuttaltro che niente.
Per cogliere lassoluto,
Mitridate guarda,
Nella natura fuggire
Si deve, dobbiamo!
Tra le sue forme perfette
Cogliamo schegge
Dassoluto..
Non dubitare..
In ogni forma di natura
Cè consolazione,
Ascolta
Si diviene
Sasso, albero
Sì che luomo diventi
Ciò che può
Per essere più assoluto
Pensasti tu
Inesistente
Lassoluto
E giustamente,
Se non nella somma dei relativi
Lo si coglie, lo cogliamo
Non rispondi Mitridate
Sei ammutolito..
Capisci
Per cogliere lassoluto
Sono
Nientaltro che tutto
Tuttaltro che niente
Meglio non esser più
Che non esser mai".
DANNATI DAL TEMPIO
Avidi di spirito
Di vita assetati
Ebbri di morte
Ricerca vana dinfinito.
Macerare le nostre carni
Per la pienezza dellassoluto
Dannati dal tempio
Mangiatori doppio e dostie
Noi anime affamate di spirito
Martoriate demotività
Deiette nellesistenza.
Prigioniere del corpo
Le nostre anime.
Noi cannibali di masochismo
Figli di Dio
Benedetti o dannati.
SENTIERO
Pallide mani
E la ruggine
Davanti al cimitero
Il buio
Su coppe di sangue
Sotterrate
E coperte di fiori
Schiocca la ghiaia
Lincenso
Per laria
Riempie
Di bianche preghiere
La notte
Cè un vago sentore
Di morte
Sul crocifisso la polvere
E velata
Nomi, date e ovali
Cè il vento.
VERSO TE
Rugiada imbrattata
Di sangue
Stigmate,
O mio Cristo
E larcobaleno
E il velluto
E di nuovo..
Terra e sangue
Carne ed acqua
Dio.
FRATELLI
Fratelli,
Siamo così deboli .
Aliti di vento
Gettati nel mare,
Confusi
Petali azzurri
Che galleggiano
Ebbri di vino
Così fragili,
Fratelli.
SECRETUM
Vuoto di confine
Dal cosmo fora
Abissi a segni circolari.
La distanza divina
è il coinvolgimento
dove l'eterno non perde senso.
Dirsi la verità :
Nessuna santità nel vuoto!
L'essenziale
è puntualmente esposto
nello scheletrico della presenza.
BRANDELLI DINCONSCIO
E seduto su queste assenze
Sento ancora
Se non già
La vita
Che dietro di me
Ha bruciato
Ogni pensiero.
Le nostalgie profumate
Di limoni
Mai raccolte.
RISVEGLI
Ho ballato
Tutta la notte
Danze proibite.
Ho ballato
Ridente deccessi
Un sacrificio disperato
Tutta la notte.
Al risveglio
Il sipario era calato
Lo spettacolo finito
E ho rivisto
Lo spettro di me.
Raccolgo la mia salma
Pago masochista ed amorale.
Avevo ballato
La vita
Alla ricerca di amore
Per le tenebre.
INCENDIO
Ho a lungo creduto di avere
Lacrime bianche sugli occhi.
Nero è il mio cielo
in una nube di fumo,
fra tetti sudati
Violato da fiamme altissime
Bruciata la fede..
Si fonde il ferro, il vetro
E spesso anche il coraggio
Leterno ho vissuto
Mutare delle stagioni
In moti danima,
Nel cadere delle foglie.
OSSESSIONI
Lontano, combatto con qualche successo la mia
resistenza,
proprio ora che, in beata sospensione,
sto per varcare quel che credevo orizzonte.
Il rumore cresce continuo ma ludito è tenace.
Alla fine forsancora avrò vinto
voltando lo sguardo al mio intimo possesso.
Forse giunto al tramonto,
le cataratte del tempo mi daranno conforto.
Saprò allora riconoscere il vuoto
e la sconfitta
delle ossessioni
gravato di molte elucubrazioni
immobile in colpevole lucidità,
il domani dalibi assolvo.
L A C R I M E D I S A L E
Riverbero di vite
Sul davanzale della mia noia
Tra nostalgie
Deposte in trasparente attesa.
Stremati i pensieri
Squartano
Certezze verniciate
di malinconie rotonde di vuoto,
tripudio di consapevolezza,
tra ghirlande di silenzi.
Erano i miei ricordi
Al filo appesi
Con mollette strette,
Fra fili di cotone,
bagnati di sale.
M I M E S I S
Nella bocca del gregge
Fango ed aceto sputai ..
Ma non sono più morto .
Di una divinità vedova
Sento
Di lontana fiamma
Laperta ribellione
Intatto involucro
Detesto ,
Ma di panni mimetico-sociali
Vesto
Le vertigini esistenziali .
Del mio sangue
Non è restato che
Di nausea
Intime grida
E nellumana commedia
Schivo o militante
Mi fingo !
Dentro
Del dolore
Non ho macchiato
La purezza .
N O V E C E N T O
Devanescenti bagliori
La luna ,
Labile cristallo
Di decadenza
Fra rugginose sbarre
Darcaiche memorie
Placida e languida
Sparge
La malinconia .
Nientaltro che il cadavere del sole
Raccogli
Novecento .
SIPARI DI CARTAPESTA
Opachi allorizzonte
Vestiti uguali, stessi colori
In confusa festa
Calano logori
I sipari di cartapesta
Con finto fragore
Sulle nostre colpevoli parvenze
Sulle vetrate della notte
Serpeggiano residui di
Confuse e graffiate memorie
Come frecce di sangue nel grano.
Lontano, più tardi
si spegneranno le luci
Nelle città palcoscenico,
Teatro dellumano.
PICCOLO TESTAMENTO
Quando non ti riempie
Che maschera e canto,
Fiori di cartapesta .
Tra lune e soli di lamiera
Sfiorando
Nascoste sfere dorbite
Stanche
Tra miraggi di serpi e
Echi di merli .
Ti affido qualcosa di me
O di già tuo .
Questa stimata alata
di scaglie di farina lunare
che sanguina pane di pace
nel cosmo estuario, di lacrime.
Massimiliano Badiali, dottore in Lingue e in Teologia, è nato ad Arezzo il 24/8/72, ove risiede in Via Trasimeno 91 Arezzo. E presidente dellAssociazione Culturale Capit MECENATE di Arezzo (Porta S. Giusto 1 Salone Indiano) http://utenti.tripod.it/mecenate Vicepresidente della ONLUS MACO http://members.xoom.it/onlusmaco/
In giuria di premi letterari in Toscana come il Fernando Pessoa presso il caffè storico letterario Giubbe Rosse di Firenze.
PUBBLICAZIONI DI POESIA
Brandelli dInconscio, che ha ricevuto il Premio Libro Edito "Viareggio-Carnevale", edito in la collana " La Mela" di Fabio Frangipani Editore Arezzo 1998 ,
Piramide di Dignità, pubblicata da Penna dautore Torino 1999
Sipari di cartapesta, pubblicata da Oceano Edizioni Sanremo 2000.
POESIE APPARSE IN RIVISTE
Club degli Autori, n 93-94, 2000, pag. 23; Club degli Autori Luglio-Agosto 98 n° 71-72 pag.34; Virgole Gennaio 98 n° 59 pag.24 edizioni Grifone; Virgole Giugno 98 n° 63 pag.12 edizioni Grifone; Orizzonti Giugno-Settembre 98 n° 6 pag.69 Giuseppe Aletti Editore; La Nuova Tribuna Letteraria n° 1 trimestre 98 pag.42; Dialogo Ottobre 1998, n°154, pag.28, Punto di Vista, numero 18/98, pag. 126, LAlfiere 1° Gennaio 1999 pag. 20, Penna dAutore, Aprile 1999, n°17, pagg. 27-28, Club degli Autori Luglio-Agosto 99 n° 83-84 pag.38, Punto di Vista numero 20/99, pag. 72, Penna dAutore, Primavera 2000, n°20, pagg. 35; La Nuova Tribuna Letteraria n° 58 trimestre 2000 pag.46, Malvagia, n° 52 Febbraio 2000 pag.20, Nuova Impronta, Ottobre 199, pag. 12;
PREMI
1° Premio Viareggio Carnevale 2000; 1° Premio al concorso Convivium, Festa della poesia dei Libri Libri Editoriale, 98; 2° Premio Pro Loco 2000 di Padova; 2° posto al Premio Eugenio Mazzinghi di Campi Bisenzio 98; 3° posto Premio La Golena 98; 3° posto Premio La Montagnola 98; 3° posto al concorso Giacomo Leopardi di Torino 98; 4° posto Premio Club dei Poeti 98; 5° Giro dItalia in cornice 1998; 9° Posto Club dei poeti 2000; Menzione di merito al Premio Etruria Aldo Zelli 98 , al Premio Curzio Malaparte di Prato, al Premio Evangelizzazione del 2000 98 e al Premio "Il paese che non cè" 98, Città di Brugherio98 e al Premio Poeti dellAdda 98, Colle Armonioso di Firenze 98, Menzione di merito al Premio Logos di Nicola Calabria Patti (Me), Menzione di merito al Premio Artepoesia Montepulciano, Segnalazione d Onore al Premio Nazionale di Poesia Giuseppe Villaroel di Palermo, Finalista allincontro di Poesia 2000 a Borgomanero.
PUBBLICAZIONI DI PROSA
- Miraggi di Sole, raccolta di racconti (Le Nuvole, Nelle braccia di Eros, Piccolo Testamento, Miraggi, Sangue, Fenomenologia della passione) e favole (La Metamorfosi di Aretia, La leggendadi S. Simone., Le trombe di S. Michele) pubblicata da Oceano Edizioni Sanremo 2000.