KOSOVO : COLPEVOLE E’ LA STORIA

di Massimiliano Badiali

Il Kosovo i Methohija (Kosmet) è una regione autonoma della Repubblica di Serbia, che insieme al Montenegro forma la Confederazione Jugoslava. Confina con la Repubblica di Macedonia a Sud-Est, il Montenegro a Ovest, e con la restante parte di Serbia a Nord e Nord-Est. Il Kosovo ha una superficie di 10.887 Km2, con capitale Pristina.

E’ un paese montagnoso e carsico, comprende gli altopiani di Metohija e di Kosovo Polje, solcati rispettivamente dal Drin, e dal Sitnica-Ibar; il terreno è brullo, se si eccettuano modeste coltivazioni di tabacco, ortaggi e frutta. Dal sottosuolo si estraggono piombo e zinco. Oltre al capoluogo Pristina, altri centri notevoli sono Kosovska-Mitrovica, Djakovica, Pec, Prizren, nei quali è diffusa l’industria manifatturiera, in particolare di tappeti. La radice di questa minoranza mussulmana all’interno della Federazione jugoslava, è spiegabile soltanto storicamente.

Mentre la Slovenia e la Croazia, essendo a lungo state parti integranti dell’Impero Austro-Ungarico sono nazioni a maggioranza cattolica e vicine all’Occidente(tantochè le due lingue si scrivono in alfabeto latino), la Serbia rimase un baluardo di difesa cristiana nella penisola balcanica contro i Turchi.

Il Kosovo era parte integrante della Serbia e non distinguibile da essa, in quanto il Kosovo non aveva alcuna identità.

La Serbia si allontanò sia da Roma dopo la riforma dell’alfabeto operata da Cirillo e Metodio ( il cirillico), adottando il cristianesimo ortodosso. Se tra il 1000 e il 1300 riconobbe l’autorità del patriarca di Costantinopoli, il re Stefano

Dušan (1331-55) rese la Chiesa di Serbia un patriarcato indipendente da Costantinopoli. Con l’idea delle chiese autocefale, cioè non dipendenti dall’autorità di Roma, la Serbia difese l’ortodossia contro i Turchi.

Il 15 Giugno 1389 nell’attuale Kosovo i Serbi subirono una cocente sconfitta da parte dei Turchi, che con la conquista nel 1448 dell’Ungheria crearono la loro egemonia sui Balcani. L’esercito serbo fu d istrutto a Sirbsundighi.

I turchi si spinsero sull’Albania, di cui s’impadronirono. Dopo varie battaglie quasi tutta la Serbia cadde sotto il dominio dei Turchi con la grande vittoria di Varna nel 1444. Nel 1459 la Serbia fu ridotta in pascialik e di seguito anche la Bosnia.

Due secoli di dominazione turca spiegano la religione mussulmana di alcuni stati balcanici (Albania, Bosnia-Erzegovina), a cui i Serbi opposero sempre anche se dominati la loro cristianità ortodossa.

Solo con la vittoria austriaca sui Turchi, con la pace di Passarowitz (1718), l’Impero Ottomano cedette all’Austria parte della Croazia, la Bosnia e la Serbia settentrionale con Belgrado. Solo con l’insurrezione del 1804 e del 1815 con Miloš Obrenovic, nel 1816 la Serbia divenne principato indipendente.

Il figlio Milan ottenne nel 1882 la corona reale di Serbia.

Nel 1903 salì al potere Pietro I Karagjorgievic, che annesse la Bosnia (1908).

Di qui nacque il nazionalismo serbo, schiacciato dai Turchi per secoli. Il movimento panserbo tese a riunire non solo tutti i serbi, ma anche gli Jugoslavi. Con la guerra dei Balcani del 1912 e 1913, la Serbia combatté con Romania e Grecia, contro la Turchia ed ottenne parte dell’attuale Repubblica di Macedonia. Anche la Prima Guerra Mondiale, con l’uccisione da parte di un serbo dell’arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo, dipese dal progetto di panserbismo di riunione di serbi, croati e sloveni, sotto un unico territorio. Lo stato di Jugoslavia nacque il 1 Dicembre 1918 dall’unione dei territori serbi, croati e sloveni della Monarchia Austro-Ungarica con il Regno di Serbia e di Montenegro, con il nome di Regno serbo-croato-sloveno, sotto la dinastia serba dei Karageorgevic.

A principi rigidamente unitari s’ispirò la Costituzione del 3 Novembre 1931.

Inoltre il Kosovo allora più grande, fu spartito fra Serbia, Albania e Montenegro. Il territorio del Kosovo occupato dalla Serbia, fu annesso dall’Impero d’Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale, alla corona d’Albania : e per meglio amalgamare la popolazione, secondo l’ideologia fascista, furono stanziati moltissimi albanesi nella regione, che tuttora sono l’90% della popolazione kosovara.

Dalla Resistenza nacque la nuova unità federale, sancita dalla Costituzione del 29 Gennaio 1946, che stabilì il nome di Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Tito, infatti, animò i partigiani jugoslavi alla resistenza con un’organizzazione politica, l’AVNOI (consiglio antifascista di liberazione nazionale jugoslavo). Nel 1944 ci fu la liberazione progressiva del paese, con le elezioni del 1945 il fronte nazionale dei partiti titoisti vinse e il 29 fu dichiarata caduta la monarchia Federazione di popoli liberamente uniti e uguali in diritto, la Jugoslavia era costituita dalla Bosnia-Erzegovina, dalla Croazia, dalla Macedonia, dal Montenegro, dalla Slovenia e dalla Serbia che comprendeva due regioni autonome la Vojvodina e il Kosovo-Metohija (Kosmet). Nel 1946 Tito eresse il Kosovo i Metohija a regione autonoma, data l’alta percentuale di albanesi.

Dopo l’indipendenza della Slovenia (1991), della Croazia (1991) e della Macedonia (1992), la Federazione jugoslava rimane costituita da Serbia e Montenegro.

Il 6 Ottobre 1988 dopo una manifestazione a Novi Sad, i dirigenti della regione autonoma Vojvodina si dimettono ed essa viene annessa alla Serbia. In Vojvodina il 50% è serbo e il resto è ungherese : i conflitti religiosi fra cristiani cattolici ed ortodossi sono inesistenti.

Il 18 Novembre avviene una dimostrazione a Pristina di kosovari, repressa dalla polizia. E’ la risposta orchestrata da Slobodan Milosevic per imporre il dominio serbo sulle minoranze.

Il 23 Marzo 1988 il parlamento del Kosovo approva una riforma della Costituzione serba che riduce l’autonomia della regione. Iniziano, pertanto, gli scioperi dei minatori.

Il 2 Luglio 1990 il parlamento del Kosovo approva una costituizione della regione che ne delibera l’uguaglianza rispetto alle altre sei repubbliche e sostituisce il titolo di minoranza etnica con popolo-nazione.

Il 5 il Parlamento serbo destituisce il governo e il Parlamento della regione. Il 24 Maggio 1992, dopo la secessione di 4 stati federali, il Kosovo elegge il suo parlamento e il suo presidente Ibrahim Rugova.

Sale però al potere come presidente Milosevic il 19 Dicembre 1993 e il progetto di panserbismo continua : il Kosovo deve essere ripulito etnicamente per la grande Serbia.

Un pazzo genoicida, colpevole più della storia infelice e tragica dei Balcani, e in particolare modo di questo innocente popolo.