TESINA INTERDISCIPLINARE

GLI STATI UNITI

scuola media

Prof. Massimiliano Badiali

 

 

 

 

Italiano: Vita, opere e ideologia di Luigi Pirandello

Educazione Artistica: Il Cubismo e Pablo Ricasso

Storia: La Seconda Guerra Mondiale

Geografia: Gli Stati Uniti di America

Inglese: United States of America

Musica: Storia del jazz

Scienze: L’energia nucleare e la radioattività

Educazione Tecnica: Le centrali nucleari

Francese: La pollution

Educazione Fisica: Il rugby

La crisi dell'uomo contemporaneo trova nell'arte di Luigi Pirandello un testimone e un interprete d'eccezione. Luigi Pirandello nacque ad Agrigento nel 1867 da don Stefano e da Caterina Ricci Gramitto. Il padre era di origine ligure, la madre era invece siciliana. Intraprese gli studi universitari alla facoltà di lettere di Palermo per passare poi a quella di Roma e poi andò a studiare a Bonn, dove si fermò due anni laureandosi nel 1891. I primi romanzi sono veristi e descrivono la vita siciliana come il suo primo romanzo L'esclusa. Nello stesso anno sposa la bella e ricca Antonietta Portulano, pure lei agrigentina. Ma la vita avrebbe riservato prove molto dure e amare ai due coniugi: nel 1897 un grave dissesto economico costringe la famiglia Pirandello a trasferirsi a Roma, dove Luigi insegna letteratura italiana all'Istituto Superiore di Magistero. Dal 1904 con Il fu Mattia Pascal fino alla morte scrive moltissimi brani di teatro, che dappertutto ottengono consensi.  L'attività più intensa del Pirandello si svolse in un momento particolarmente tormentato della nostra storia e cioè nel trentennio che va dal 1900 al 1930. Sono gli anni in cui si prepara la prima guerra mondiale: un periodo confuso non soltanto sotto l'aspetto politico e sociale, ma anche in quello letterario. Pirandello può considerarsi, insieme al Pascoli e al D'Annunzio, il maggiore interprete della sensibilità espressa dal Decadentismo in Italia. Pirandello risente della scoperta dell’inconscio di Freud e della teoria della relatività di Heinstein. Ecco perché secondo lo scrittore la vita è caos e relavità. La realtà appare all’uomo come qualcosa di mutevole, di vario; nulla è certo, tutto è illusione, diversa da momento a momento e da individuo a individuo. Come dice nel suo romanzo Uno, nessuno e centomila l'uomo crede di essere uno, ma gli altri lo vedono in centomila modi diversi e alla fine ognuno di noi non è nessuno. La nostra vera personalità, il nostro volto rimangono soffocati sul nascere da una maschera che gli altri ci impongono dall'esterno e in base alla quale noi viviamo. E l’uomo soffre di questa maschera dentro il proprio animo e nell’inconscio e cerca di liberarsene. Nel Fu Mattia Pascal Pirandello rappresenta il dramma della maschera. Mattia Pascal è un bibliotecario comunale di un paesino ligure, che vive una vita normale, oppresso dalla moglie e dalla suocera. Un giorno, dopo un litigio, trova la forza di reagire e si allontana da casa. Si ribella perché capisce di non vivere la propria vita, ma di indossare la maschera che la famiglia gli impone: passa dal vivere al vedersi vivere. Dopo aver vagato di paese in paese, giunge a Montecarlo e con i pochi soldi che possiede gioca al Casinò e vince una considerevole somma e diventa ricco. Legge sul giornale la notizia della sua morte: un uomo è stato trovato annegato e il cadavere, quasi irriconoscibile, è stato riconosciuto dai parenti come quello di Mattia Pascal. Ora lui non ha più forma cioè non non ha nome e cognome e decide di vivere una nuova vita sotto il nome di Adriano Meis. Si stabilisce a Roma, facendosi passare per un benestante. Ma ben presto si accorge di non poter vivere senza forma (senza nome e cognome), poiché si innamora di Adriana, figlia del proprietario della pensone dove alloggia, ma non può sposarla, perché Adriano Meis non esiste. Egli si sente solo, smarrito e deluso: quindi decide di abbandonare la forma di Adriano Meis e riprende quella di Mattia Pascal, ma quando ritorna al paese viene a sapere che la moglie si è risposata ed è madre di una bambina. Lui ormai è un fu mattia Pascal. Dunque qui Pirandello dice che l’uomo non può vivere né con la forma (perché Mattia Pascal scappa e diventa Adriano Meis) né senza forma (perché Adriano Meis non esiste e quindi Mattia Pascal vorrebbe riprendere la sua identità. La vita quindi non ha senso e gli uomini sono monadi, soli e incapaci di comunicare fra loro.

L’uomo non conosce neppure bene se stesso. Ciò che conosciamo di se stesso è pochissimo. In Uno, nessuno e centomila il protagonista, Vitangelo Moscarda, entra in crisi, quando la moglie gli dice che il suo naso pende a destra, cosa di cui egli non si era mai accorto. Si convince di non essere uno, ma di essere nessuno e centomila a seconda degli osservatori. E il povero uomo finisce per impazzire , commettendo una serie di stranezze , finché non viene rinchiuso in un ospizio. Qui , senza personalità e senza nome , diventa veramente "nessuno" : diventa natura (quasi un vegetale). Secondo Pirandello, il dramma di vivere, porta l’uomo alla follia. Una novella La carriola, contenuta in Novelle per un anno, si racconta come in ognuno esista un momento di follia. Un avvocato affermatissimo un giorno perché si sente oppresso dalla forma che vive, prende per le zampe di dietro la sua cagnolina e le fa fare la carriola. Con questo atto che fa in segreto sente di liberarsi dal ruolo impostogli di padre, marito e avvocato. La tragedia di Pirandello, che fa vedere nelle sue opere, è nel -vedersi vivere-, cioè i personaggi sono come se uscissero da se stessi per vedersi dal di fuori come se fossero altri e per vedere il contrasto tra la vera realtà, tra la vera vita e la maschera (falsità) che ci mettiamo per vivere in società. Quindi, secondo lui, il mondo è basato su di un contrasto tra -la vita-, che è un continuo movimento e cambiamento, e la -forma- che è una specie di sistema sociale, in cui l'uomo cerca di fermare e di fissare la vita (nome, cognome, lavoro). L'uomo, quando si accorge che la vita non ha senso o impazzisce o si suicida. Il pessimismo assoluto di Pirandello nasce dalla consapevolezza che non esiste una realtà unica, ma tante infinite quanti sono i punti di vista. Come in Pirandello, così nel Cubismo la molteplicità dei punti di vista è portata alle estreme conseguenze. Il termine Cubismo viene fatto risalire a una osservazione di Henri Matisse davanti a un paesaggio, Case a l'Estaque, esposto da Georges Braque al Salon d'Automne del 1908. In questa immagine si osserva la progressiva esemplificazione delle forme, tendenti verso un’essenziale geometrizzazione. Si perdono i riferimenti naturalistici del paesaggio: qui le colline e la natura non sono resi tramite la prospettiva, ma i volumi si accavallano. I colori sono i bruni, contrapposti ai verdi e ai violacei. Dalla collaborazione e amicizia fra Braque e Pablo Picasso nacque il Cubismo. Il pittore cubista cerca di rappresentare simultaneamente sulla tela diversi aspetti del medesimo oggetto o meglio la molteplicità del punto di vista. Il quadro che, convenzionalmente, viene indicato come l’inizio del Cubismo è Les demoiselles d’Avignon, realizzato da Picasso tra il 1906 e il 1907. Il quadro, è caratterizzato da uno schema geometrico quadrangolare, in cui sono inserite le figure delle donne. Nei volti di esse sono presenti rimandi all’arte africana e a quella egizia. Le linee guida, costituite dalle figure delle donne, sono rettilinee verticali a sinistra e frastagliate a destra.  La luce è irreale: i colori dello sfondo sono neutri e freddi e quelli delle donne  sono caldi. Più che dagli atteggiamenti delle figure, il movimento è dato dalle linee e dalle forme. Lo spazio è indefinito e chiuso, in quanto lo sfondo si frantuma in tante schegge appuntite, incastrate tra le figure: sono queste che danno senso allo spazio. Il Cubismo per Picasso è soltanto una delle fasi della sua lunga vita (1881-1973).  Pablo Picasso nacque a Malaga, in Spagna, da un padre, insegnante nella locale scuola d’arte, che lo avviò precocemente all’apprendistato artistico. A soli quattordici anni venne ammesso all’Accademia di Belle Arti di Barcellona. Due anni dopo si trasferì all’Accademia di Madrid. Dopo un ritorno a Barcellona, effettuò il suo primo viaggio a Parigi nel 1900. Vi ritornò più volte, fino a stabilirvisi definitivamente. Dal 1901 lo stile di Picasso iniziò a mostrare dei tratti originali. Ebbe inizio il cosiddetto «periodo blu» che si protrasse fino al 1904. Il nome a questo periodo deriva dal fatto che Picasso usava dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati. Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria mesta e triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza, accentuata dai toni freddi (blu, turchino, grigio) con cui i quadri erano realizzati. Dal 1905 alla fine del 1906, Picasso schiarì la sua tavolozza, utilizzando le gradazioni del rosa che risultano più calde rispetto al blu. Iniziò quello che, infatti, viene definito il «periodo rosa». Oltre a cambiare il colore nei quadri di questo periodo cambiarono anche i soggetti. Ad essere raffigurati sono personaggi presi dal circo, saltimbanchi e maschere della commedia dell’arte, quali Arlecchino. La svolta cubista, come ho detto, avvenne tra il 1906 e il 1907. La fase cubista di Picasso durò circa dieci anni. Nel 1917, anche a seguito di un suo viaggio in Italia, vi fu una inversione totale nel suo stile. Abbandonò la sperimentazione per passare ad una pittura più tradizionale. Nel 1937 partecipò all’Esposizione Mondiale di Parigi, esponendo nel Padiglione della Spagna il quadro Guernica che rimane probabilmente la sua opera più celebre ed una delle più simboliche di tutto il Novecento. Guernica è il nome di una cittadina spagnola che subì un bombardamento aereo la sera del 26 aprile del 1937 ad opera dell’aviazione militare tedesca durante la guerra civile in Spagna, con la quale il generale Franco cercava di attuare un colpo di stato per sostituirsi alla legittima monarchia. In questa guerra aveva come alleati gli italiani e i tedeschi. Picasso decise di realizzare questo pannello che denunciasse l’atrocità del bombardamento. Il quadro sembra cubista: lo spazio e il colore sono assenti per accentuare la carica drammatica di quanto è rappresentato. Il posto centrale è occupato dalla figura di un cavallo impazzito, che ha in bocca una bomba. Il toro è il simbolo della Spagna. Gli uomini sono dilaniati in brandelli:  in basso c’è un braccio che ha in mano una spada spezzata. Questo quadro è una denuncia contro la dramma della guerra. Dal bombardamento di Guernica allo Scoppio della Seconda Guerra Mondiale trascorsero solo due anni. Le cause dello scoppio furono il risentimento tedesco nei confronti del trattamento subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale per la perdita dell’alsazia e La Lorena, di tutte le colonie e l’altissima indennità di guerra. Questo malcontento permisero ad Adolf Hitler e al suo movimento nazista di prendere il potere in Germania e assumere il controllo totale della Nazione. Ignorando i vincoli imposti dal Trattato di Versailles, egli ricostruì l'esercito tedesco. Rimilitarizzò la zona di confine con la Francia, ottenne l'unificazione di Germania e Austria, e si annesse parti della Cecoslovacchia. Nel 1922 Benito Mussolini e il suo Partito Fascista avevano preso il potere in Italia e nel maggio 1939 strinsero il famoso Patto d'acciaio con la Germania. L'Impero giapponese invase la Cina nel settembre del 1931 con l’annessione della Manciuria. La Germania stipulò un trattato (Patto Molotov-Ribbentrop) con l'Unione Sovietica e nel 1939 avanzò pretese territoriali su parte della Polonia (il famoso Corridoio di Danzica). La Polonia rigettò le pretese e la Germania, il 1 settembre 1939, la invase con un pretesto. Il 3 settembre, Regno Unito e Francia dichiararono guerra alla Germania. Il periodo che va dal settembre del 1939 al maggio 1940, la Polonia fu spartita fra Germania e URSS, la Francia si mobilitò lungo il suo confine, pesantemente difeso lungo la famosa Linea Maginot, mentre i britannici inviarono un corpo di spedizione in Francia. Nel frattempo, il 30 novembre 1939, l'Unione Sovietica invase la Finlandia. Il 9 aprile 1940 la Germania invase e annientò in breve la resistenza di Norvegia e Danimarca. Nel 10 maggio 1940 le truppe tedesche attaccarono i Paesi Bassi e il Belgio e da qui, passando per la Foresta delle Ardenne e aggirando completamente la Linea Maginot entrarono in Francia dando il via alla Battaglia di Francia. La loro tattica della guerra lampo riuscì a sconfiggere i francesi e le armate britanniche in Francia.

Il 10 giugno l'Italia dichiarò guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Il maresciallo Philippe Petain nel 22 giugno trattò la pace, che lasciò la Germania in possesso di Parigi, del nord e di tutta la costa altlantica, mentre la Francia centro-meridionale rimaneva indipendente con le sue colonie, e il governo si insediava nella cittadina di Vichy. Nel giugno 1940 l'Unione Sovietica occupò la Lituania, l'Estonia e la Lettonia.

Non trovando vie per una pace con la Gran Bretagna la Germania iniziò una campagna di bombardamenti strategici contro l’Inghilterra (10 luglio - 31 ottobre 1940) che però non ottenne i risultati sperati. Il 28 ottobre 1940 su personale iniziativa di Benito Mussolini l'Italia invase la Grecia partendo dalle basi in Albania. Sebbene in inferiorità numerica le forze greche respinsero gli invasori dando agli alleati la loro prima vittoria e costringendo Mussolini a chiedere aiuto ai tedeschi. I caduti italiani nel dissennato attacco alla Grecia furono più di 13.000. Lo stallo venutosi a creare in Grecia fu affrontato e risolto con l'invasione tedesca della Jugoslavia prima e della Grecia poi. Questa tuttavia non era nei piani di Hitler, che dovette risolversi a un tale passo vista l'inefficacia dell'attacco italiano. Dovendosi concentrare sui Balcani, la Germania dovette posporre l'invasione dell'Unione Sovietica. Il 22 giugno la Germania attaccò l'Unione Sovietica, con la quale aveva un patto di non aggressione, con l'Operazione Barbarossa. I russi furono colti ampiamente di sorpresa e i tedeschi conquistarono vaste aree di territorio, catturando centinaia di migliaia di soldati nemici. I sovietici si ritirarono, e riuscirono a portarsi dietro gran parte della loro industria pesante, togliendola dalla linea del fronte e riposizionandola in zone più remote. Una tenace e disperata difesa impedì alla Germania di conquistare Mosca prima dell'arrivo dell'inverno. La Germania, che si aspettava di finire la campagna in pochi mesi, non aveva le proprie armate equipaggiate per il combattimento nel rigido inverno russo.

Il 7 dicembre 1941 con un'operazione a sorpresa e senza preventiva dichiarazione di Guerra, il Giappone bombardò il porto di Pearl Harbor distruggendo ed affondando la maggior parte delle navi alla fonda. La risposta Statunitense fu immediata, il giorno dopo gli Stati Uniti d'America entrarono in guerra contro il Giappone ed i suoi alleati.

Nel febbraio 1943, i miseri resti dell'esercito tedesco forte di 300.000 uomini si arresero a Stalingrado.

Il 25 luglio 1943 Mussolini fu destituito e sostituito con il Maresciallo Pietro Badoglio. L'Italia si arrese, firmando l'armistizio il 3 settembre, reso poi pubblico l'8 settembre, ma le truppe tedesche si mossero a disarmare gli italiani e a difendersi in Italia da soli. Essi stabilirono una serie di resistenti linee difensive sulle montagne, ed i progressi degli alleati rallentarono.

Nel 1944 gli Alleati invasero la Francia settentrionale con l'Operazione Overlord nel giugno 1944 e liberarono gran parte della Francia e di Belgio e Olanda per la fine dell'anno. Contemporaneamente all'invasione della Francia, gli Alleati conquistarono Roma (4 giugno) e, in poche settimane, il resto dell'Italia Centrale. Dopo una disperata reazione dell'esercito tedesco nell'Offensiva delle Ardenne del dicembre 1944, gli Alleati entrarono in Germania nel 1944. Il 7 maggio 1945 quando la Germania si arrese incondizionatamente, l'Armata Rossa era già arrivata a Berlino. La guerra in Europa era finalmente terminata. La Germania era un cumulo di macerie, divisa in quattro zone controllate dagli alleati. Mentre i bombardamenti strategici continuavano a radere al suolo il Giappone, ormai prossimo al collasso, ad Alamogordo, nel New Mexico, il 16 luglio del 1945, veniva fatta esplodere la prima bomba atomica. Il nome in codice dell'operazione era Trinity Test.

Il nuovo Presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman venne a sapere del successo dell'esplosione mentre si trovava a Potsdam, per la Conferenza dei tre Grandi. Truman ed i suoi assistenti erano riusciti a ritardare l'inizio della Conferenza sperando nel successo dell'esplosione della prima atomica, che avrebbe notevolmente rafforzato la posizione degli Stati Uniti nei confronti di Stalin.

Il 26 luglio, mentre si trovava ancora a Potsdam, il Presidente Truman lanciò un ultimatum al Giappone nel quale si chiedeva la resa incondizionata. A nessuno degli alleati fu chiesto di firmare l'ultimatum che il Giappone prontamente respinse. Il 5 di agosto gli aerei americani lanciarono dei volantini su Hiroshima avvertendo: "La vostra città sarà totalmente distrutta se il vostro governo non si arrenderà."

Il 6 agosto la prima bomba atomica costruita dall'uomo venne provata su altri uomini dalla pelle di diverso colore. Era stata chiamata Little Boy (Ragazzino), in onore del Presidente Roosevelt.

Il 9 agosto, il giorno dopo l'entrata in guerra dell'Unione Sovietica contro il Giappone, la seconda bomba atomica Fat Man (il Grassone), in onore di Winston Churchill, fu fatta esplodere sulla popolazione di Nagasaki. Il 15 agosto il governo giapponese si arrese incondizionatamente.

Dalle due guerre gli U.S.A. acquisirono un importanza e una potenza tale che ora gli Stati Uniti sono lo stato leader del panorama mondiale sia sotto un aspetto politico che economico.

Politicamente gli stati Uniti confinano con il Canada a nord ed est (Alaska), con il Messico a sud e sono bagnati ad ovest dall’Oceano Pacifico e ad est da quello Atlantico.

Gli Stati Uniti hanno una superficie di 9.629.091 Km² e quindi il territori presenta una grande varietà di paesaggi e di clima.

Negli Stati Uniti possiamo individuare tre regioni a livello territoriale:

-         La regione degli appalachi e della costa atlantica. Qui le coste sono alte e frastagliate da ramificate insenature (estuario del fiume Hudson, baia di Baltimora) fino a Capo Hatteras, a sud del quale diventano basse e orlate da dune sabbiose e lagune. La costa del Golfo del Messico, bassa e paludosa, è interrotta dall'ampio delta del Mississipi. All'interno, si innalza il sistema montuoso appalachiano, costituito, nella Nuova Inghilterra, da una serie di rilievi di modesta altitudine che conservano nel loro profilo tracce evidenti della glaciazione quaternaria.

-         La zona che comprende sia le montagne rocciose sia la costa pacifica. Le Montagne Rocciose, di origine cenozoica, si innalzano bruscamente con una serie di catene, compatte nella sezione meridionale (Front Range, Sierra Sangre de Cristo), più disordinate e basse nella sezione centrale, ove i monti Laramie, Absaroka, Big Horn e Wasatch racchiudono l'altopiano del Wyoming, e nella sezione settentrionale, ove si estende l'altopiano della Columbia. A ovest le Montagne Rocciose delimitano le regioni dei Bacini Interni, bassopiani interrotti da catene montuose: a nord il bacino del Columbia, nel centro il Gran Bacino, caratteristico per le profonde depressioni (Valle della Morte, -86 m), e i laghi salati (Gran Lago Salato, lago Utah, lago Lahontan) che lo costellano, e a sud il bacino del Colorado. La regione dei Bacini Interni è chiusa a ovest da una serie di catene parallele: Catena delle Cascate e Sierra Nevada (monte Whitney, 4418 m) all'interno, Catena Costiera lungo la costa, divisa nettamente in due tronconi dal fiume Sacramento. Fra esse si allunga un allineamento di fosse tettoniche (valli del Sacramento e del San Joaquin nel centro). Una stretta fascia pianeggiante, interrotta dalla baia di San Francisco, è compresa fra la Catena Costiera e l'Oceano Pacifico.

-         Le grandi pianure centrali che diventano desertiche sull’altopiano del Colorado.

Il clima è molto vario. La parte settentrionale della costa atlantica, interessata dall'afflusso di aria fredda, provocato dalla corrente del Labrador, ha un clima di tipo marittimo con inverni rigidi, estati calde e piovosità abbondante; a sud si fa sentire la benefica influenza della corrente del Golfo e la temperatura media si innalza fino ad assumere caratteristiche subtropicali e, in Florida, tropicali, con piogge prevalentemente estive. La regione appalachiana ha un clima di montagna, umido sul versante orientale, ma arido e ventoso verso le pianure interne. È caratterizzata da tempeste di vento e cicloni (hurricanes). La regione delle Montagne Rocciose ha un clima d'altitudine. Nei Bacini interni l'aridità raggiunge valori massimi, mentre la temperatura estiva è elevatissima (Valle della Morte, max. 58 °C). La costa dell'Oceano Pacifico, per l'influenza della corrente calda della California, ha un clima mite e piovoso a nord, più arido a sud.  I fiumi principali sono: Mississipi-Missouri-Red Rock 5970 Km, Yukon 3185 Km (totale, compreso tratto canadese), Rio Grande 3060 Km, Arkansas 2348 Km, Colorado 2333 Km, Ohio-Allegheny 2102 Km, Red River 2080 Km. Gli Stati Uniti hanno una popolazione di 281 milioni di abitanti. La popolazione si considera circa il 75% di origine europea, i cosiddetti WASP (White Anglosaxon Protestant), 12% di origine africana (30 mln), il 5,4% è di origine italiana (12 mln), 4% di origine asiatica. Gli Stati Uniti comprendono grandissime città tra cui: Washington (572.000 ab.,), New York 8 milioni di abitanti), Los Angeles ( 4 milioni), Chicago  (3 milioni). La lingua ufficiale è l’Inglese americano (ufficiale), Spagnolo (ufficiale come 2ª lingua nel New Mexico). La popolazione americana è Protestante per il 58% , Cattolica per il 21%, Ebraica 2%, altre per il 14%.

Gli Stati Uniti sono una federazione di stati che comprendono, oltre ai 48  continentali, l'Alaska (il più grande degli stati), le Hawaii, e vari territori nei Carabi nel Pacifico, compreso Porto Rico, che è legato agli Stati Uniti in un'associazione chiamata Commonwealth. Il distretto di Columbia contiene la capitale Washington. Il numero degli stati che compongono la federazione sono rappresentati dalle cinquanta stelle della bandiera.

Gli stati principali sono approssimativamente suddivisi in quelli della costa orientale (East Coast), il sud (South), il Midwest, la zona montana (Mountain states, compreso il Southwest), e la costa occidentale (West Coast).

Gli stati della costa orientale sono, da nord a sud, Maine, New Hampshire, Vermont (che non è sulla costa), Massachusetts, Rhode Island (il più piccolo degli stati), Connecticut, New York, Pennsylvania (che è vicino alla costa e la cui metà occidentale è spesso considerata parte del Midwest), New Jersey, Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Florida. Gli ultimi 5 (dalla Virginia) vengono anche contati come stati del Sud.

Gli stati del Sud comprendono i summenzionati Virginia, Carolina del Nord/Sud, Georgia, Florida, e anche Virginia Occidentale, Kentucky, Tennessee, Alabama, Louisiana, Arkansas, Oklahoma, Texas. Gli stati del Midwest comprendono Ohio, Michigan, Indiana, Wisconsin, Illinois, Missouri, Minnesota, Iowa, Dakota del Nord, Dakota del Sud, Nebraska e Kansas. Gli stati della zona montana comprendono Montana, Idaho, Wyoming, Nevada, Utah, Colorado, Arizona, Nuovo Messico.

L’America è una federazione di stati, ognuno dei quali ha leggi proprie in politica interna, ma che hanno la stessa politica estera, guidata dal Presidente degli Stati Uniti. Il sistema politico americano dunque comprende il sistema federale che unisce gli stati, e il sistema di ciascun stato.

Ogni stato ha un governatore, una camera legislativa (di solito bicamerale, con un Senato e una Camera. Il governo federale ha il solo potere costituzionale di regolare il commercio fra gli stati, di proteggere i diritti dei cittadini, e di difendere il paese. Di fatto possiede grandi poteri, che esercita attraverso organismi federali che ad esempio regolamentano la circolazione delle droghe o la cattura dei criminali, ma anche l'educazione e i diritti dei disabili.

Ogni stato elegge al congresso due senatori e un numero di rappresentanti proporzionale alla popolazione (ma almeno uno), una formula che offre un maggiore peso agli stati più piccoli.

Il sistema americano politico tipicamente assegna il potere a chi ha ricevuto più voti ("the winner takes all"), incentivando la presenza di due grandi partiti, il partito Democratico (generalmente più di centro-sinistra) e il partito Repubblicano (generalmente più di destra). L'elezione del presidente avviene ogni quattro anni. L'elezione del Presidente avviene in modo indiretto. I cittadini eleggono i grandi elettori che a loro volta si riuniscono ed eleggono il Presidente.

Gli Stati Uniti hanno una moneta molto forte il dollaro, poiché la loro economia è la prima nel mondo. L'economia statunitense è stata a lungo ed è la più sviluppata del mondo. Alla base di questa potenza si trovano innanzitutto l'ambiente e le risorse naturali. Il settore più toccato dalla tecnologia è sicuramente l'agricoltura, dove è privilegiata una tecnica di tipo intensivo, cioè, ricavare il massimo anche da piccoli terreni. Le colture sono suddivise nelle cosiddette belts (cinture). La "wheat belt", la cintura del grano, che comprende la parte centrale degli USA, territorio caratterizzato da un clima secco, quindi non adatto ad altri tipi di coltura. La coltivazione del grano è praticata anche in alcuni Stati del Nord come il Minnesota, il Dakota e il Montana, dove il grano è coltivato in primavera poiché l'inverno è troppo freddo. Questa coltura è diffusa anche in alcune aree del Sud come Texas, Kansas ed Oklahoma, dove il grano è coltivato in autunno. La "corn belt", la cintura del granturco, che comprende quegli Stati che godono di un clima mite durante tutto l'anno, Indiana, Illinois, Iowa e Nebraska,ha portato, grazie all'altissima produzione, gli USA ad essere il primo produttore mondiale di granturco. L'orticoltura è molto importante ed è praticata nel Nord-Est vicino alle grandi megalopoli dove vi è una grande richiesta di prodotti deperibili, cioè consumabili in poco tempo, l'orticoltura è anche diffusa in California e Florida. Notevole è anche la produzione di legname, grazie agli oltre 300 milioni di ettari di foreste, che permettono una produzione di 500 milioni di metri cubici di legname all'anno.

Per l’allevamento gli USA vantano oltre 100 milioni di bovini, oltre 58 milioni di suini ed un altissimo numero di ovini. Gli allevamenti sono distinti tra allevamenti per animali usati per il latte ed animali usati per la macellazione. Le aree per la macellazione comprendono il Texas e le catene montuose Occidentali (Occidental Mountains) dove vi è grande disponibilità di praterie per il pascolo; le aree dove l'allevamento ha come scopo il latte sono il Nord-Est, i monti Appalachi. Con 5,6 milioni di tonnellate di prodotti ittici gli USA sono il 6° paese mondiale più pescoso dopo Russia, Cina, Perù, Giappone e Cile. In California e nel Golfo del Messico è fiorente anche l'allevamento di ostriche e crostacei.

L'industria è un altro settore dove gli USA sono estremamente competitivi. La "manufacturing belt" (la cintura manufatturiera), si estende in tutto il nord est, ma si sta espandendo anche verso sud ed ovest. L'industria americana è specializzata nella produzione di apparecchi high-tech come TV, computer e hi-fi. Gli USA sono secondi al mondo, dietro al Giappone per la produzione di automobili. Importanti sono anche le industrie della gomma, dell'alta moda (New York, Baltimora e Chicago), chimica e petrolio (sud e soprattutto in Texas), cinema e ristorazione (fast-food e multinazionali come la Coca Cola). In America possiamo trovare la più avanzata industria elettronica. L'industria americana è basata su tre cose: capitali, tecnologie all'avanguardia e diffusione nel mondo. Il terziario è il campo dove gli Stati Uniti sono più avanzati. Il 72,1% del PIL deriva dal terziario ed il 73,3% dei lavoratori è impiegato nel terziario. Grande importanza è data ai trasporti con oltre 300.000 Km di rete ferroviaria, usata più che altro per il trasporto merci ed è integrata con un'efficientissima rete stradale; la rete stradale e ferroviaria coprono tutto il territorio favorendo il trasporto delle merci ed i viaggi. Nonostante gli attentati dell'11 settembre il trasporto aereo, con i suoi 16.000 aeroporti, è uno dei preferiti dagli americani, si può dire che in America l'aereo è usato come in Italia è usato il treno. Anche i trasporti navali sono estremamente sviluppati. La sviluppatissima rete di trasporti ha favorito la nascita di attività commerciali ad essa legate come i motel, le assicurazioni, gli spedizionieri e le aree di servizio. Il commercio internazionale vede ai primi posti l'esportazione di tabacco, soia, materie prime e cotone; mentre gli USA importano energia, manufatti di alta qualità (per la maggior parte abiti) e prodotti agricoli tropicali. Il commercio interno è guidato dalle grandi compagnie proprietarie di grandi centri commerciali (department stores) diffusi in tutto il territorio. Il settore dove gli USA non hanno competizione è quello delle telecomunicazioni e della tecnologia.

The United States of America is a federation of 50 states and the District of Columbia. Forty-eight states are situated in what is called "The Mainland" while two states are separated: Alaska is situated in the north‑west of Canada near the Artic Circle, and the Hawaii Islands, a group of eight islands, are situated in the Pacific Ocean.

The American territory lies between Canada and Mexico, and stretches from the Atlantic Ocean in the east to Pacific Ocean in the west. The United States also includes some islands in the Caribbean Sea (Puerto Rico) and some islands in the Pacific Ocean.

The most important mountain chain in west is the Rocky Mountains, which are the long backbone of the continent and they extend from Canada to Mexico. There are the Sierra Nevada in California, and the Mount Rusinnore in the South Dakota. This last mount is very famous because on it are carved frur profiles of American Presidents: George Washington, Thomas Jefferson, Abraham Lincoln, and Theodore Roosevelt. These faces are about 20 metres high. Western mountains are permanently covered with snow. The highest peak is mount McKinley in Alaska. The other highest mountains are in east as Appalachians on the Atlantic coast.

The north of the USA is characterized by the Great Lakes, which are five: Superior, Michigan, Huron, Erie and Ontario. Michigan is the largest of all and it is situated along the Canadian border. The Great Lakes form a very important waterway system and provide a large supply of fresh water for cities and industries. Between lake Erie and Lake Ontario there are a natural wonder the famous Niagara Falls.

Another famous lake of the USA is the Great Salt Lake, its waters are saltier than those of the ocean. There are no fish in the lake, and if you bathe there, you cannot sink. The lowest point in the USA is Death Valley, about 94 m below the sea level. It is also the hottest point with a record temperature of + 51°C.

The USA also has the largest river system in the world. The principal rivers are : the Missisipi, the longest river, and its tributaries the Nlissouri, whose sources are in the Rocky Mountains and the Ohio flowing from the Appalachian Plateau; the Rio Grande, all these rivers flow into the gulf of Mexico. The Rio Grande forms the border between Mexico and the USA. The main rivers flowing into the Pacific are: the Columbia and its tributary the Snake River; the Colorado which forms the famous Grand Canyon; the Hudson which flows into the Atlantic Ocean at New York City; the Potomac, on the banks of which there is Washington and the Alabama.

The capita] of the USA is Washington D.C., but the biggest city is New York. There are a lot of famous cities: Los Angeles and San Francisco, in California, are of Spanish origin; Detroit, in Michigan, is the autornobile capital of the world; Chicago in Illinois, is an important inland port and tbe third most populated city in America; Boston, in Massachusetts, is an important port and centre of modernity; New Orleans, in Louisiana, reveals a strong French influence and it was the birthpIace of jazz.

Il jazz (orig. jass, termine di origine incerta, prob. dal francese jaser = gracchiare e fare rumore nel dialetto della Louisiana francofona dell'800), è un genere di musica caratterizzato dalla improvvisazione, da una grande espressività, e anche da un certo virtuosismo strumentale, che nacque tra la fine dell'800 e gli inizi del 900 nel Sud degli Stati Uniti, a New Orleans, dall'incontro delle tradizioni musicali, specialmente ritmiche, portate dagli schiavi dell'Africa occidentale, con le varie forme della musica europea. Gli schiavi, prima dell’abolizione della schiavitù nel 1865, erano costretti a lavorare nelle piantagioni e tentavano di rendere la fatica più accettabile con il canto. I worksong (canti di lavoro) si basavano su una semplice struttura responsoriale di call and response (chiamata e risposta), in cui il coro rispondeva alla voce di un solista. Tuttavia la prima e vera esplosione del jazz avvenne a New Orleans, città della Louisiana e grande porto fluviale sul delta del Mississippi, nei primi anni del 1900. Non a caso tutte le grandi navi europee giungevano nel grande porto di New Orleans, oltre che ovviamente di New York nei primi anni del secolo. Fu una confluenza di tutte le grandi culture e di tutti gli usi e costumi e religioni dei popoli di tutto il mondo. Lo stile musicale che si sviluppò in questa città nasceva dall'incontro tra culture differenti: immigrati inglesi, spagnoli, francesi venivano a contatto con gli schiavi africani e con i creoli, già inseriti nella cultura francese. È quindi alla base una grande capacità di rielaborazione di altre culture, della lenta metabolizzazione di queste, dell'arricchimento delle stesse idee di partenza e della loro restituzione in musica, che dal jazz nacquero: lo spiritual, musica religiosa neroamericana, frutto dell’avvicinamento dei neri al cristianesimo e il gospel song (canto della Bibbia) celebre negli anni 30. Dal connubio tra la musica sacra degli spiritual e le canzoni profane nacque sempre a New Orleans il blues (che trae il suo nome dall’espressione to have blue devils cioè avere i diavoli blu espressione che rimanda a  to feel blue che in inglese significa essere triste). Il blues nacque dall'incontro fra la tradizione musicale africana e gli strumenti musicali europei fra la tradizione musicale africana e gli strumenti musicali europei cioè accompagnato  dal banjo o  dalla chitarra. Le canzoni blues parlavano di solitudine, povertà, vagabondaggi e carcere. La strofa del blues è di tre versi (i primi due identici), ciascuno dei quali costituito da quattro battute cantate di chiamata e quattro battute cantate o strumentali di risposta.

Worksong, spiritual e blues furono assimilati anche dai bianchi che li fusero con la cultura europea dando vita al cake-walk (canto della focaccia), una danza al tempo di marcia svolta con musiche e passi africani e il ragtime (tempo sincopato). Il ragtime ha avuto il suo massimo esponente in Scott Joplin. Non è stato lui il primo a comporre un brano ragtime, ma è suo il merito se questa forma musicale ha assunto grande popolarità. Il brano che gli permise di guadagnarsi enorme notorietà, Maple Leaf Rag, risalente al 1899, raggiunse un successo straordinario, tanto che dello spartito vennero vendute un milione di copie. A New Orleans, intanto, si andavano organizzando piccole orchestrine in genere composte di soli fiati, che si esibivano per le strade.

Percussionismo africano, ragtime pianistico di derivazione euro-americana, canto blues dei neri, spiritual delle chiese protestanti, canti e richiami di lavoro, musica europea per banda militare, perfino echi dell'opera lirica, sono i più importanti elementi che hanno contribuito a questa fortuita e geniale sintesi artistica. Per questo è inesatto e impreciso chiamarlo solo musica afroamericana. Divenuta già negli anni Venti del sec. XIX una vera e propria musica d'arte, il jazz è ormai suonato, composto e ascoltato ovunque in tutto il mondo come una nuova musica colta, soprattutto nel mondo di cultura occidentale. Da New Orleans tra gli anni Trenta e Quaranta, il jazz emigrò a New York. Lo spostamento geografico dei musicisti fu accompagnato dalla nascita di un nuovo stile lo Swing (dondolio) che coincise con la trasformazione dei piccoli gruppi in grandi orchestre (big bands) guidate da un pianista-arrangiatore, che stabiliva le parti da cantare, i controcanti e gli arrangiamenti. A new york negli anni 40 il jazz e lo swing subirono una massiccia commercializzazione da parte dell’industria discografica, che ne snaturò la forza e i contenuti, divenendo musica da ballo per i bianchi, In questi anni di guerra, già dal 1942 gli Stati Uniti avevano iniziato il Progetto Manhattan (Manhattan Engineer District) per la costruzione della bomba atomica. Un progetto dall'impegno senza precedenti nella storia degli Stati Uniti. Nell’immagine seguente ecco un’immagine del bombardamento a Nakasaki. 

L’energia nucleare ottenuta attraverso reazioni che sfruttano la proprietà di alcuni elementi chimici (uranio) è diventata oggi la fonte energetica più usata nel mondo. Il nucleo dell’atomo è costituito da protoni, con carica elettrica positiva, da neutroni, elettricamente neutri e da elettroni con carica elettrica negativa. Il numero di protoni è uguale al numero di elettroni, così che l'atomo è elettricamente neutro. Se il numero dei neutroni è più basso rispetto a quello dei protoni, il nucleo si disgrega dando origine al fenomeno della radioattività. La radioattività non è stata inventata dall'uomo, anzi, al contrario, l'uomo è esposto alla radioattività fin dal momento della sua apparizione sulla Terra. La radioattività è antica quanto l’Universo ed è presente ovunque: nelle Stelle, nella Terra e nei nostri stessi corpi. 

La scoperta della radioattività avvenne alla fine dell’800 ad opera dei coniugi Pierre e Marie Curie, che ricevettero il Premio Nobel per la Fisica per le loro ricerche. Essi scoprirono che alcuni minerali, contenenti uranio e radio, erano radioattivi e vennero denominati “attivi” e il fenomeno di emissione di particelle venne detto radioattivi.

La struttura dell’atomo (nucleo di protoni e neutroni ed elettroni orbitanti intorno al nucleo) è la stessa per tutti gli elementi chimici che conosciamo. Quello che cambia da un elemento all’altro è il numero dei protoni (e quindi degli elettroni) e dei neutroni che l’atomo contiene. Il numero totale di protoni nel nucleo viene chiamato “numero atomico” e si indica con la lettera Z. Esso determina di quale elemento chimico si tratta: così ad esempio l'elemento chimico con 8 protoni è l'ossigeno, quello con 26 protoni è il ferro, quello con 79 protoni è l'oro, quello con 92 protoni è l'uranio e così via. 

La somma del numero dei protoni più il numero dei neutroni viene chiamato “numero di massa” e si indica con la lettera A. Mentre il numero di protoni di un elemento chimico è fisso (infatti abbiamo detto che questo numero, Z, caratterizza l’elemento), il numero di neutroni può essere variabile. In questo caso parliamo di “isotopi” di un elemento chimico. Ad esempio: il ferro presente in natura è costituito da 4 isotopi, tutti con 26 protoni ma con 28, 30, 31 e 32 neutroni rispettivamente. Gli isotopi sono identificati dal nome dell'elemento e dal numero di massa, che viene di solito riportato in alto a sinistra del simbolo dell’elemento chimico, per esempio l’isotopo del Carbonio con numero di massa 14 si indica con 14C. 

In natura esistono circa 90 elementi (dall'idrogeno, il più leggero, all'uranio, il più pesante) e circa 270 isotopi. Oltre agli isotopi da sempre presenti in natura (isotopi naturali) , esistono oggi un gran numero di isotopi artificiali, cioè prodotti dall'uomo. Esempi di isotopi artificiali sono il cobalto-60 (27 protoni, 33 neutroni), usato in radioterapia e il plutonio-239 (94 protoni, 145 neutroni), usato come combustibile nelle centrali nucleari. 

Gli isotopi presenti in natura sono quasi tutti stabili. Tuttavia, alcuni isotopi naturali, e quasi tutti gli isotopi artificiali, presentano nuclei instabili, a causa di un eccesso di protoni e/o di neutroni. Tale instabilità provoca la trasformazione spontanea in altri isotopi, e questa trasformazione si accompagna con l'emissione di particelle. Questi isotopi sono detti isotopi radioattivi.  La trasformazione di un atomo radioattivo porta alla produzione di un altro atomo, che può essere anch'esso radioattivo oppure stabile. Essa è chiamata disintegrazione o decadimento radioattivo. 

Il tempo medio che occorre aspettare per avere tale trasformazione può essere estremamente breve o estremamente lungo. Esso viene detto “vita media” del radioisotopo e può variare da frazioni di secondo a miliardi di anni (per esempio, il potassio-40 ha una vita media di 1.8 miliardi di anni). Un altro tempo caratteristico di un radioisotopo è il “tempo di dimezzamento”, ovvero il tempo necessario affinché la metà degli atomi radioattivi inizialmente presenti subisca una trasformazione spontanea. 

Esistono tre diversi tipi di decadimenti radioattivi, che si differenziano dal tipo di particella emessa a seguito del decadimento. Le particelle emesse vengono indicate col nome generico di radiazioni. 

Le centrali nucleari bruciano Uranio e producono energia Elettrica: a differenza di una normale centrale termoelettrica, che brucia carbone, petrolio o gas, non sfruttano reazioni chimiche, ma reazioni di fissione, circa un milione di volte più energetiche a parità di massa di combustibile.
Esistono centrali nucleari a fissione e centrali nucleari a fusione.

Le centrali nucleari utilizzano come generatore di energia un reattore nucleare a fissione, che è un sistema complesso in grado di gestire una reazione a catena in modo controllato e utilizzato..  Le centrali nucleari a fissione producono una quantità di energia molto elevata e di fatto rappresentano oggi l'unica reale alternativa ad esse in termini di quantità di energia prodotta. I costi di costruzione di una centrale nucleare sono molto elevati, ma una volta costruita produce energia a costi molto competitivi, dato il basso costo dell'uranio che presenta una variabilità significativa nel lungo periodo.

Le centrali nucleari, a differenza delle termoelettriche, non hanno emissione di fumi perché non sfruttano un principio di combustione e non provocano quindi nessun inquinamento atmosferico. Gli svantaggi maggiori di una centrale nucleare sono le scorie radioattive. Questi sottoprodotti sono una gamma di isotopi con tempo di dimezzamento molto vario, ma che può arrivare ad alcune migliaia di anni. Quindi è necessario prevedere sia delle aree di stoccaggio in cui gli isotopi più radioattivi abbiano il tempo di decadere, sia dei siti di immagazzinamento definitivo in cui riporre il restante materiale radioattivo a lunga vita (almeno per alcuni secoli). Ci sono stati incidenti gravi come a Chernobyl, dove c’è stata una fuoriuscita di cariche radioaative, che ha procurato morti, deformazioni fisiche in un ampio raggio di terra e anche in Italia stessa.

Inoltre esiste un altro tipo di centrale nucleare, ovvero la centrale a fusione nucleare che si basa su un principio differente: quello della fusione di due atomi leggeri, generalmente trizio e deuterio, che permettono di ottenere dal processo una enorme quantità di energia. È lo stesso processo prodotto dal sole. Questo tipo di centrali è da anni allo studio di diversi gruppi di scienziati e tecnici, ma sembra non aver ancora dato risultati apprezzabili, in quanto pur essendo riusciti ad avviare la reazione di fusione a oggi non si è in grado di mantenerla stabile per tempi significativi. Attualmente si attende la realizzazione del progetto Demo, che prevede la realizzazione della prima centrale elettrica vera e propria a fusione nucleare. Dopo il progetto DEMO si potranno realizzare delle centrali elettriche a fusione nucleare ma visto il lungo cammino per raggiungere questo obiettivo allo stato attuale si presume che saranno operative verso il 2050.

Le centrali a fusione nucleare produrrebbero, come unico tipo di scoria, l’elio, che è un gas inerte e assolutamente non radioattivo, inoltre non userebbero sistemi a combustione e quindi non inquinerebbero l'atmosfera (di fatto non avrebbero emissioni di pericolosità rilevante). Inoltre dovrebbero essere in grado di ottenere grandi quantità di energia, anche superiori rispetto alle centrali a fissione odierne. È però possibile che, a causa dell'inesistenza in natura del trizio, esse debbano richiedere una centrale ausiliaria a fissione. La fusione richiede temperature di lavoro elevatissime, tanto elevate da non poter essere contenuta in nessun materiale esistente. Altro problema è il materiale di ingresso in quanto trizio e deuterio non sono materiali facilmente reperibili in natura. A causa dell’inquinamento chimico il nostro pianeta è molto inquinato.

L’homme moderne pour améliorer sa condition de vie a pollué la terre. Maintenant tout ce qui nous entoure est contaminé : l’eau et par conséquent ce que nous mangeons et l’air que nous respirons.

Beaucoup de milliard de tonnes de déchets ménagers est produits par les hommes chaque année. Si les déchets ne sont pas limités, la terre deviendra rapidement une poubelle. Les déchets chimiques sont encore plus dangereux pour la santé de notre planète et sont jetés dans la nature par les industries. En France il y a aussi les centrales nucléaires : donc il y a en plus le problèmes de scories radioactives. En outre les accidents qui arrivent dans les centrales nucléaires ou les grandes usines chimiques sont très dangereux pour notre planète. A TChernobyl en Russie il y a eu un accident pendant les années 80 : il y a eu une sortie de matériel radioactif qui a détruit l’équilibre naturel et a tué millions de plantes et de personnes.

L’air que nous respirons est pollué. A cause de la pollution, la terre s’est réchauffée à cause du trou de l’ozone. En outre chaque année 160.000 Km2 de foret tropical sont détruits par les hommes. Si les forets d’Amazonie disparaissent, le climat de la planète changerait. Sans arbres, la vie ne serait plus possible. Si nous ne limitons pas la pollution et la déforestation, la terre deviendra un désert.

L’eau douce que nous pouvons boire et utiliser n’est que le 30% de l’eau de notre planète, parce que le 70% de la terre sont recouvert de l’eau salée. L’eau qui n’est pas polluée n’est que l’1% de l’eau de la terre. Mais encore les industries continuent à polluer l’eau en y jetant des produits chimiques. L’eau de mer est polluée par les déchets et par le pétrole. Si les hommes ne contrôlent pas la pollution, ils n’auront plus d’eau.

 

Oltre che aria e acqua non inquinate, per vivere una vita sana è necessario fare uno sport. Lo sport che amo e che pratico è il rugby. Il rugby è uno sport di squadra molto diffuso in tutto il mondo, in particolare nei paesi anglosassoni e nelle loro ex-colonie, come Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica. L'alto livello del contatto fisico e l'assenza di protezioni rendono il rugby un gioco estrememente fisico. Il rugby nacque dalla secessione di alcuni membri dal calcio. Nell'ottobre del 1863, la Football Association era stata costituita con l'intento di standardizzare le varie forme di calcio che venivano giocate all'epoca. Durante una serie di sei incontri, tenuti alla Freemason's Tavern di Londra, rappresentanti delle scuole pubbliche e delle università, insieme a un numero di club indipendenti di spicco, si riunirono per stabilire un singolo regolamento del calcio.
La prima stesura prevedeva caratteristiche che sono ora parte del rugby come il correre in avanti con la palla ed essere caricati, trattenuti, sgambettati, ecc. Queste regole vennero gradualmente scartate e venne adottata una variante delle "Regole di Cambridge". Nella riunione finale i rappresentanti del Blackheath ritirarono il loro club dall'associazione a causa della rimozione della regola che permetteva il "backing" (calciare un avversario negli stinchi). Il Blackheath e un numero di altri club continuarono a giocare la loro versione del calcio. Il 26 gennaio 1871, si formò la Rugby Football Union, che portò alla standardizzazione delle regole per tutti i club che giocavano una variante delle regole della Rugby School. Gli anni 1890 videro uno scontro di culture all'interno del gioco, tra i club del nord composti da lavoratori e quelli del sud composti da "gentleman", sulla natura del professionismo. Il 29 agosto 1895 ventuno club si separarono dalla RFU e si incontrarono al George Hotel di Huddersfield, formando la Northern Rugby Football Union con il suo insieme di regole, che sarebbe in seguito diventata la Rugby Football League (RFL).

Il termine rugby è un termine generale che si riferisce a tre sport, simili ma ben distinti: il Rugby a 15 (Rugby Union), il Rugby a 13 (Rugby League)  e il rugby a 7. Le tre forme di gioco sono molto diffuse in: Regno Unito, Irlanda, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e isole del Pacifico come Figi, Samoa, Tonga. Inoltre il rugby a 15 è popolare in Italia, Romania e Argentina mentre il Rugby a 13 è lo sport nazionale in Papua Nuova Guinea ed è popolare in Russia e Marocco. Ovviamente le tre varianti di gioco sono praticate in numerose altre nazioni ma gli atleti a livello agonistico sono ancora pochi. In Australia e Nuova Zelanda i due regolamenti sono conosciuti come "Union" (a 15) e "League" (a 13).

Le caratteristiche principali comuni a i tre tipi di rugby sono il campo di gioco, le porte, il pallone ovale ed il fatto che è vietato passare il pallone in avanti quindi il terreno può essere guadagnato solo correndo con il pallone o calciandolo.

Le particolarità del rugby a 15 comprendono la mischia, dove raggruppamenti di giocatori avversari si spingono uno contro l'altro per conquistare il possesso della palla, e la touche dove due file di giocatori tentano di afferrare la palla che viene rimessa dalle linee laterali.

Nel rugby a 13 la mischia esiste, ma ha un'importanza notevolmente ridotta; inoltre non esiste il fallo di "tenuto", quindi, a differenza del rugby a 15, cadere con la palla e trattenerla non comporta una punizione. La principale differenza tra i due sport, oltre al numero di giocatori, è che il possesso della palla a seguito di un placcaggio è conteso nel rugby a 15 mentre non è conteso in quello a 13. Nel rugby a 7 il campo ha le stesse dimensioni di quello del rugby a 15; i giocatori in azione sul campo sono 7 e altri 5 sono pronti a sostituirli; alle mischie ordinate e alle rimesse laterali partecipano 3 giocatori. La partita si divide in 2 tempi di 10 minuti l'uno con intervallo di circa 15 minuti quando si tratta della partita finale di un torneo importante altrimenti ogni tempo dura 7 minuti.

I punti si ottengono in tuute le varianti di questo sport schiacciando la palla nell'area di meta avversaria o calciando la palla tra i pali della porta avversaria.

Il rugby a 15 fece parte del programma olimpico. Le nazionali detentrici del titolo olimpico sono quelle di Francia nel 1900, di Australia nel 1908, di Stati Uniti nel 1920 e 1924. Nel rugby le dimensioni del campo devono essere minimo 66 X 119 metri e massimo 69 X 144 metri. La palla deve avere forma ovale e le seguenti dimensioni ottimali: lunghezza 28 centimetri, circonferenza (lunghezza): 74 centimetri, circonferenza (larghezza): 59 centimetri  e peso 410 grammi.

La durata di un match è di 80', diviso in due tempi uguali da 40', e si considera il tempo effettivo senza recupero (salvo eccezioni particolari). Originariamente, l'intervallo era decretato a pura scelta dell'arbitro; attualmente, l'arbitro concede 10 minuti di riposo.  Ogni squadra può schierare fino a 15 giocatori più 7 riserve

In campo vi devono essere un arbitro e due giudici di linea, in caso di partite di un certo rilievo può essere presente anche il "TMO" (Television Match Official) che ha il compito, su richiesta dell'arbitro, di verificare se un'azione in area di meta ha portato o meno ad una segnatura.